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Il volume si propone di verificare l'applicabilità della teoria dei sistemi e, più generale, della teoria della complessità al sistema dell'amministrazione pubblica, con l'obbiettivo di approdare a una definizione della complessità amministrativa e dei suoi risvolti specie in ordine al problema della semplificazione amministrativa. In questa prospettiva si osserva preliminarmente come il sistema dell'amministrazione costituisca un sotto-sistema del sistema giuridico/politico, e sia, dunque, riconducibile alla nozione di sistema aperto, ossia esposto a processi di comples-sificazione, interni ed esterni, che generano una continua ed imprevedibile auto-organizzazione. Taie consapevolezza incide sul sistema dell'amministrazione in quanto l'ingresso nello stesso di fattori di "rumore" esterno ne rendono imprevedibili gli esiti sul sistema inteso nel suo complesso; il che mette in discussione la capacità stessa degli strumenti della semplificazione amministrativa di raggiungere il proprio scopo di riduzione della complessità, come emerge nel secondo capitolo in tema di sportelli unici. Nel capitolo conclusivo si propone una prima riflessione sullo stato attuale della complessità amministrativa, analizzando anche taluni dei principali fattori di rumore che, al momento, interagiscono col sistema dell'amministrazione quali l'affermazione del principio dell'amministrazione condivisa e diffusa, le urgenze economiche, l'irrompere della digitalizzazione e soprattutto dell'I.A., che, dal punto di vista prescelto, potrebbero far assumere all'Amministrazione, nel suo complesso intesa, una nuova e inattesa fisionomia.